25 novembre 2021

L’obiettivo generale delle attività descritte qui di seguito, è stato quello di sensibilizzare rispetto agli atteggiamenti discriminatori alla base della violenza di genere; gli operatori e le operatrici che hanno programmato l’attività sono convinti, infatti, che l’hummus socioculturale in cui fermentano comportamenti, atteggiamenti, pensieri violenti e discriminatori, sia la paura della diversità e dell’incontrollabile, che sia la misoginia, ma anche alla base del razzismo o dell’omotransfobia.

Le attività svolte sul territorio sono distinte in due tipologie, in base all’età dell’utenza presa in considerazione: per i ragazzi dagli 11 ai 13 anni, iscritti al servizio di doposcuola, è stata fatta un’attività laboratoriale legata al teatro, e di conseguenza allo sviluppo delle abilità empatiche dei ragazzi e delle ragazze; per quanto riguarda invece i ragazzi e le ragazze di età compresa fra i 14 e 25 anni, attraverso l’attività dell’apertura libera dei Centri Giovani e l’attività di educativa di strada, è stato proposto un questionario, nella forma ludica del quiz, contenente una serie di domande relative al fenomeno della violenza di genere, alle leggi italiane che nella storia della Repubblica hanno avuto un ruolo all’interno del discorso delle pari opportunità e agli strumenti disponibili a chi avesse bisogno di aiuto, allo scopo da un lato di informare e sensibilizzare rispetto alla tematica, dall’altro indagare la percezione dei ragazzi e delle ragazze sul fenomeno.

Il laboratorio teatrale con i ragazzi e le ragazze del doposcuola

Il laboratorio di teatro è stato preceduto da un’attività ludica volta a stimolare i ragazzi e le ragazze ad empatizzare (“entrare nei panni”) con alcuni personaggi diversi da loro e che potevano essere oggetto di atteggiamenti discriminatori.

In seguito, abbiamo chiesto ai ragazzi di immaginare delle situazioni in cui i comportamenti discriminatori vengono messi in atto e scrivere una breve sceneggiatura in tre atti, che loro stessi avrebbero dovuto impersonare.

Loro hanno scelto di rappresentare una scena che è realmente accaduta, un’altra scena in cui hanno voluto rappresentare la fluidità sessuale, rappresentata da un ragazzo con abbigliamento non propriamente maschile, e un’ultima scena di una situazione in cui una donna si trova effettivamente in pericolo a causa di un uomo, in uno spazio pubblico, e che viene “soccorsa” da un gruppo di uomini, a dimostrazione del fatto che gli uomini devono essere in prima linea nella lotta contro la violenza sulle donne. Queste tre scene da loro interpretate, sotto la supervisione delle operatrici coadiuvate dai due ragazzi del Servizio Civile Universale, sono state filmate e montate da un operatore volontario; il frutto di questo lavoro è un video in cui emerge la loro visione del fenomeno della discriminazione di genere, e in cui i ragazzi e le ragazze prendono posizione contro ogni forma di discriminazione.

L’attività di sensibilizzazione sul territorio

Attraverso l’attività di educativa di strada e durante l’apertura dei centri aggregativi di Rivalta Centro e Tetti Francesi è stato sottoposto un quiz, con l’obiettivo, come anticipato, di sensibilizzare e informare i ragazzi e le ragazze rivaltesi di età compresa fra i 14 e i 25 anni rispetto al tema delle pari opportunità.

Coloro che hanno partecipato al quiz hanno risposto correttamente a tutte le domande (7) nel 29% dei casi circa; la domanda che ha collezionato il maggior numero di risposte errate è quella legata al numero da chiamare in caso di emergenza dedicato nello specifico alla violenza di genere, che è conosciuto dal 63% circa dei casi.

Qui di seguito le domande e le percentuali di risposte ad ognuna di loro:

Per quanto la maggior parte dei partecipanti abbia risposto correttamente alla domanda, rimane un 16% circa di ragazzi e ragazze che ritengono che il divorzio sia stato approvato prima degli anni 1970.

Alcune di queste risposte ci hanno fatto comprendere quando i giovani conoscano poco quelli che sono i diritti per le quali si è combattuto e quanto sia importante che ad oggi ci sia permesso di scegliere come gestire le relazioni e alcuni aspetti legate a queste: nel complesso siamo soddisfatti del lavoro che è stato svolto per questa giornata, che ha portato al mettersi in gioco dei più piccoli del doposcuola, e a conoscere alcuni aspetti del passato per i ragazzi più grandi.

Ci auguriamo che questa ricerca sia un punto di partenza per un lavoro più ampio, che non sia solo legato alla giornata in sé, ma che ogni giorno possa dare un tassello in più di conoscenza ad ogni ragazzo e ragazza incontrati.

Lo staff